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Libri antichi e moderni

Nannoni Lorenzo E Alghisi Tommaso

Trattato dell'idrocele di Lorenzo Nannoni Chirurgo Fiorentino dell'Accademia Reale di Chirurgia di Parigi e di Varie altre, tradotto dall'Idioma Ingelese da Tommaso Alghisi.

Nell'Imperial Monastero di S. Ambrogio Magg.,, 1779

200,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1779
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Nannoni Lorenzo E Alghisi Tommaso
Editori
Nell'Imperial Monastero di S. Ambrogio Magg.,
Soggetto
MEDICINA CHIRURGIA ANDROLOGIA FIRENZE IDROCELE SURGERY MEDICINE, ANDROLOGY PRIME EDIZIONI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8° (19,5x12 cm); 75, (1) pp. Brossura moderna in carta marmorizzata. Stemma xilografico al frontespizio. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica rarissima edizione, un solo esemplare censito in ICCU, di questo trattato medico-andrologico del celebre chirurgo fiorentino, Lorenzo Nannoni. L'opera qui presentata è il debutto letterario dell'autore a differenza di quello che comunemente si crede e che cioè il suo primo scritto edito sia stato "Una dissertazione sulla cateratta" edito nel 1780. Il "Trattato sull'idrocele" scritto dal Nannoni in inglese ma edito per la prima volta con questa edizione, analizza i diversi metodi di cura chirurgica dell'idrocele, con preferenza netta per l'incisione descritta da Aulo Cornelio Celso. Lorenzo Nannoni ebbe la fortuna di nascere in una famiglia in cui la chirurgia era radicata da generazioni. Nacque a Firenze nel 1749. Suo padre era uno dei chirurghi più in vista dell' epoca. Ricevette un'ottima educazione fin dagli anni dei primi studi elementari. A dimostrazione del suo costante impegno profuso nell'apprendimento e nel conseguimento dei suoi obiettivi, non appena si laureò, ottenne subito un posto di lavoro in cui praticare la sua professione di chirurgo. Nel 1776, non appena laureato, ricevette la carica di chirurgo sostituto dell'Ospedale di Santa Maria degli Innocenti a Firenze. Dopo aver assolto questo impegno con grande applicazione, ottenne dal granduca Pietro Leopoldo l'autorizzazione a viaggiare per l'Europa, insieme ad altri medici quali Felice Fontana, Giovanni Fabbroni e Giorgio Santi, con lo scopo di apprendere le nuove tecniche chirurgiche che erano in via di perfezionamento. Fece quindi tappa sia in Francia che in Inghilterra. Una volta tornato in Italia fu chiamato a ricoprire il posto di Lettore e Dimostratore d'Operazioni Chirurgiche. Nel 1780 iniziò a lavorare come chirurgo nell'Ospedale vecchio di San Giovanni di Dio. Prese il posto di Natale Carloni. Nel 1790 il padre, Angelo Nannoni mancò, e il granduca Pietro Leopoldo, appena appresa la notizia, lo designò come erede del posto paterno di Lettore e dimostratore d'Operazioni chirurgiche presso l'Arcispedale di Santa Maria Nuova. La sua attività di chirurgo e scrittore fu interrotta dal sopraggiungere della morte, che lo colpì il 14 agosto 1812, all' età di 63 anni.
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