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Libri antichi e moderni

Falconer William

Sulle malattie degli agricoltori del sig. G. Falconer. dottore in medicina. membro della R. Soc. di Londra ec. ec.

1791

180,00 €

Magnanet Libreria Antiquaria

(Montepulciano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1791
Luogo di stampa
Londra
Autore
Falconer William
Lingue
Italiano

Descrizione

Tradotto dall'inglese. 2° ediz.<BR>8°(cm.20). pp.134-2 bb. cartonato rustico coevo. dorso rinf. In barbe. Una antica nota calligr. al front. L'op. si divide in 2 parti: nella 1° parte vengono descritte le malattie alle quali sono soggetti "gli agricoltori e i gastaldi". che l'Aut. attribuiva a 2 fattori prinicipali. il clima e la dieta. L'Aut. osservava che "la dieta degli agricoltori non è molto buona nella sua qualità: vi sono certe cose che vengono offerte a questa gente talvolta in troppa copia. Tali sono alcuni frutti autunnali. che in certi anni vengono in tale abbondanza che sono di vilissimo prezzo. p.e. le prugne. massime quelle più grossolane e di sugo più austero. negli anni che abbondano tali frutti. sono comuni le diarree. le coliche e molt'altre malattie. Le pera se vengono inghiottite in troppa abbondanza possono come i nocciuoli dei frutti affettare lo stomaco e gli intestini. La noce. che è un frutto alla portata degli agricoltori e forse più d'ogni altro frutto pericoloso. Ma gli ecessi nella dieta si commettono però più frequentemente coi liquidi. gli uomni hanno una natural epredilezione pei liquori fermentati o spiritosi. La mancanza di denaro tra i gastaldi sovente li previene dai cattivi effetti di questa specie di abito."(pp.20-23). L'esposizione ai fattori climatici. inevitabile nella vita agricola. poteva essere resa tollerabile con determinate cautele: per riparare la testa. le spalle e gli occhi dal sole. si consigliava un largo cappello di paglia coperto "con un pezzo di carta bianca. e la superficie interna dovrebbe essere tintta di color verde o azzurro"(p.31); si dovevano evitare bevande fredde e "la sitibonda plebe dovrebbe soltanto avere un poco di pazienza e bevere piccole quantità per volta." (p.32); si doveva evitare di dormire in terra. indossare abiti umidi. mangiare bacche sconosciute e cibi freddi. consigliando sempre la moderazione e biasimando "il costume di animare i golosi con scommesse e coll'offrir loro ricompense"(p.40). seguito da una riflessione sui rischi di ingurgitare rapidamente il cibo. Di grande interesse è la digressione sull'uso del malt. fermentato. al posto delle bevande "spiritose" distillate. la cui diffusione stava facendo strage nella popolazione londinese (pp.44-45). La 2° parte dell'op. contiene la "Cura delle malattie degli agricoltori". in cui venivano descritti i rimedi e le ricette per tutti i tipi di malattie a cui erano soggetti i contadini: febbri intermittenti. putride e infiammatorie. reumatismi. angina gangrenosa. avvelenamenti da bacche. come quelle di belladonna e acconito (p.73). etc. Molto interessanti sono anche le notizie su alcuni farmaci: ad es. della "composizione antimoniale". detta "polvere di James" (pp.83.88). l'Aut. lamentava lo scarso uso esssendosi "tenuta questa medicina per lungo tempo come secreto empirico" e successivamente "il grande. o per meglio dire. lo stravagante prezzo di questo rimedio. il quale ha di intrinseco pochissimo valore. lo ha reso in uso meno generale tra i poveri di quello che avrebbe desiderato l'umanità: ora non v'ha più ostacolo giacchè vendesi la polvere dagli speziali"(p.88). [Blake p.143 e a p.142 l'ediz. orig. in inglese: "An essay on the preservative of the health of persons employed in agriculture". Bath 1789. Kress it. 608 questa 2°ediz.].
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